Papa a Genova: incontro con i giovani

WhatsApp Image 2017-05-27 at 08.42.47
Sveglia all’alba per noi ragazzi genovesi, direzione Santuario della Guardia!
Arrivati a “Scarpino” si sono presentati davanti a noi quattro chilometri in salita sotto un caldo sole di fine maggio.
Arrivati sulla vetta del Figogna siamo stati inglobati da una folla piena di gioia, di gioia piena, che stava aspettando la vicinissima venuta di Papa Francesco per dirGli finalmente “Ti vogliamo un mare di bene!”
Il Santo Padre ci ha esortato, con tono da nonno affettuoso, a non essere turisti della vita che fotografano ogni cosa e non guardano nulla se non le fotografie una volta tornati a casa ma ad imparare a guardare anche con il cuore.
Francesco ci ha spinto ad essere missionari verso il nostro piccolo grande mondo, a lasciarci trasformare, a puntare tutta la nostra vita, ad avere come obiettivo la santità, ad andare incontro agli altri con AMORE che è la componente fondamentale dell’essere missionario insieme alla “TESTARDA SPERANZA”.
Ci ha profondamente commosso il paragone tra noi genovesi, popolo di navigatori e i discepoli.
Per essere discepolo ci vuole lo stesso cuore di un navigatore che è formato da “Orizzonte e coraggio”.
Avendo orizzonti si può essere dei buoni missionari e inoltre avere coraggio è stata una caratteristica importante dei nostri avi che navigavano i mari, essi hanno avuto coraggio di partire.
È fondamentale, ha detto, la contemplazione cioè la capacità di contemplare l’orizzonte, di farsi un giudizio proprio.
Francesco ci ha consigliato di chiedere al Signore di sfidarci, di darci sfide e orizzonti che necessitano di coraggio poiché a Gesù piace “disturbarci” e “importunarci”.
Nonostante tutta la fatica del cammino a piedi e le ore passate sotto il sole cocente aspettando che Francesco arrivasse al Santuario che riunisce i cuori di un’intera regione di marinai, è stato emozionantissimo sentire il Papa così vicino a noi, abbiamo provato immensa felicità nel poterGli toccare la mano o semplicemente sorriderGli.
È stato un piccolo assaggio, un coriandolo, della Giornata Mondiale della Gioventù, è stata un’ondata di grazia, un’esperienza che ognuno di noi, certamente, porterà nel cuore per sempre.
Con questo grande e incontro è stata alimentata la fiamma che dentro il nostro animo ci dice ogni giorno che “È Gesù che suscita in noi il desiderio di fare della nostra vita qualcosa di grande, la volontà di seguire un ideale, il rifiuto di lasciarci inghiottire dalla mediocrità, il coraggio di impegnarci con umiltà e perseveranza per migliorare noi stessi e la società, rendendola più umana e fraterna.” come diceva nel 2000 Papa Giovanni Paolo II.

Martina B.