Un’estate sull’arca

Mi è stato chiesto di scrivere questo articolo per raccontare alla comunità, attraverso “Vita arenzanese”, qualcosa sul campo ACR che si è svolto a San Giacomo di Entracque dall’11 al 18 agosto; cercherò di scrivere a parole questo sentimento di gratitudine che mi invade ripensando a quei giorni.

Il tema che noi educatori, con il preziosissimo aiuto di don Luca, abbiamo scelto per il campo di quest’anno è stato: “Un’ estate sull’arca”; la storia di un giovane archeologo e di suo figlio Sem alla ricerca dell’Arca ogni giorno andava ad intrecciarsi con la vita di Noè. I bimbi hanno affrontato temi come: l’amore di Dio, il perdono, il giudizio, la contemplazione, la conversione, l’importanza della preghiera, la gioia di essere cristiani e tanti altri punti fondamentali per la nostra vita di fede e che anche noi più grandi dovremmo riscoprire.

Il campo è un’esperienza di fede, di crescita e di condivisione molto forte: si condivide con gli altri tutto ciò che c’è fuori e dentro di noi e sta proprio qui tutta la “magia” di questa settimana, quel collante che sembriamo avere una volta tornati. La nostra grande e bella AC arenzanese con questo campo ha dato il benvenuto a ragazzi che, sebbene abbiano avuto tutti percorsi di fede diversi, grazie all’esperienza del Dopocresima hanno deciso di aprirsi e fidarsi della voce dello Spirito che suggerisce sempre dove trovarLo.

La Gioia e la Grazia non sono di certo mancate, oltre al nostro nuovo e mitico assistente Padre Giovanni, un grande regalo per la nostra associazione e per la nostra comunità, abbiamo ricevuto il grande dono di poter trascorrere un po’ di tempo con don Alvise Leidi assistente diocesano dell’Acr; vogliamo veramente ringraziare loro con tutto il nostro cuore perché attraverso le loro parole è più facile arrivare a Gesù. Non crediate che sia stato sempre tutto gioia e divertimento! I momenti difficili ci sono stati, la quotidianità di ognuno deve sapersi intrecciare con il rispetto e le abitudini degli altri, ma abbiamo compreso che è anche attraverso un po’ di sana fatica che si può crescere, crescere veramente.

Fëdor Dostoevskij disse che la Bellezza salverà il mondo; ecco io penso che nel caso in cui lui avesse ragione con una settimana di campo abbiamo contribuito tanto alla salvezza del mondo. Siamo pieni di gratitudine e soddisfazione guardando i “nostri” bambini, anche quelli più monelli, anche quelli che fanno storie per mangiare le verdure: crescere con loro è un privilegio. Un grazie speciale va ai genitori dei bimbi: senza il tanto lavoro che fate voi in casa e senza l’opportunità che ogni anno decidete di dare ai vostri figli il campo acr non si farebbe.

Con questo campo si è conclusa una parte di cammino per i 2004 i più grandi, i più numerosi; grazie per questi anni, per la vostra presenza e il vostro entusiasmo! La fine dell’acr è solo una tappa del lungo e meraviglioso percorso della fede di ognuno, siete arrivati ad un belvedere, godetevi la vista, ma siate pronti a ripartire: i Giovanissimi vi aspettano!

Grazie a tutto il Consiglio di AC e a don Giorgio che non fanno mancare mai il loro supporto fisico e spirituale.

Rosetta, Mariangela e Beppe sono ormai i nostri cuochi eccezionali ed instancabili, senza di loro non sarebbe la stessa cosa: grazie!

Nei ringraziamenti non posso dimenticarmi di: Elia, Elisa, Marco e Sara. Grazie per l’impegno, la dedizione, l’amore, la fede, la fatica con cui avete vissuto questi anni da educatori. In voi si potevano leggere le tre parole fondamentali, il motto, dell’AC: azione, preghiera e sacrificio. Educatori lo si diventa, ma non si smette mai di esserlo! Buon cammino, amici!

Grazie a voi bimbi e ragazzi per essere come siete, fiori colorati da innaffiare piantati nella terra di Dio.

Grazie a Dio che ci ha voluti e amati e ha voluto che trascorressimo una settimana della nostra estate con Lui in vacanza ad Entracque.

Martina e gli altri educs